martedì 7 luglio 2009

ORSETTO TEDDINO














IN UNA CASETTA DALLA CITTA’ NON MOLTO LONTANA,NELLA CAMERETTA DI UNA BIMBETTA VIVEVA UN ORSETTO,ERA VERAMENTE BELLINO E DI NOME FACEVA TEDDINO. TEDDINO ERA UN PELUCHE MA PARLAVA E LA SUA BAMBINA TANTO AMAVA…EH SI ,ERA UN ORSACCHIOTTO VERAMENTE SPECIALE,SAPEVA BALLARE CANTARE E SOPRATTUTTO CON LA SUA CARA AMICA PER ORE GIOCARE…DI NOTTE LA FACEVA ANCHE ADDORMENTARE,LE RACCONTAVA TANTE STORIE,LE SUE BATTAGLIE COMBATTUTE E LE GRANDI VITTORIE…OVVIAMENTE ERA TUTTO INVENTATO…TEDDINO LA STANZA DELLA BIMBA NON AVEVA MAI LASCIATO…SPESSO SOGNAVA CHE PER IL MONDO GIRAVA,MA L’UNICO MONDO CHE CONOSCEVA ERA QUELLO CHE DAI LIBRI LA SUA CARA AMICHETTA GLI LEGGEVA…ERA CURIOSO IL PICCOLO ORSETTO…UN GIORNO PREGO LA BIMBA DI PORTARLO A SCUOLA COSI AVREBBE VISTO QUALCHE COSA NUOVA.LA BAMBINA LO PORTO’,NELLA CARTELLA LO FICCO’ E TEDDINO DOPO VENTI MINUTI ALLA SCUOLA ARRIVO’…INCURIOSITO PER TUTTO IL TEMPO I BAMBINI OSSERVO’ E POI FELICE NELLA CARTELLA SI ADDORMENTO’…QUANDO SI RISVEGLIO’ NELLA CAMERETTA DI NUOVO STAVA E VICINO A LUI LA SUA AMICHETTA SORRIDENDO LO GUARDAVA. PARLARONO PER ORE…TEDDINO EMOZIONATO LE RACCONTO’ CHE ERA TANTO FELICE E NON VEDEVA L’ORA DI RITORNARE DI NUOVO A SCUOLA!DESIDERAVA QUALCOSA IMPARARE E CON ALTRI BAMBINI GIOCARE!LA RAGAZZINA GLI PROMISE DI RIPORTARLO AL PIU’ PRESTO A SCUOLA MA GLI FECE GIURARE DI NON DIRE NE ANCHE UNA PAROLA SOLA…SAPEVA COM’ERANO I BAMBINI…LO AVREBBERO RUBATO I PICCINI…TEDDINO GIURO’,NON AVREBBE PARLATO,AVREBBE SOLO ASCOLTATO E QUALCOSA DI NUOVO IMPARATO…IL GIORNO DOPO LA BIMBA UNA SORPRESA GLI PREPARO’ E NEL BOSCO PER UN PIKNIC LO PORTO’!EDDINO ERA TANTO FELICE…CORREVA SPENSIERATO CON LA SUA ALICE!DOPO AVER GIOCATO E MANGIATO LA SUA AMICA IN BRACCIO NEL FIUME LO HA PORTATO…POI TEDDINO PROPOSE DI GIOCARE A NASCONDINO,IN FRETTA SI NASCOSE OSSERVANDO PER STRADA UN SACCO DI BELLE COSE…POI ALL’IMPROVISO SI ACCORSE CHE NON SAPEVA PIU’ DOVE FOSSE!DISPERATO LA BAMBINA CHIAMAVA MA LEI STRANAMENTE NON ARRIVAVA…TEDDINO OSSERVAVA TERRORIZZATO IL BOSCO CHE SEMPRE PIU’ GRANDE DIVENTAVA…PER ORE PIANGENDO GIRO’ MA LA BAMBINA NON TROVO’…POVERO TEDDINO SI ADDORMENTO’ IL PICCINO SENZA AVERE LA SUA AMATA AMICA VICINO…IL GIORNO DOPO DI COLPO SI RISVEGLIO’,POCO DISTANTE DA LUI VIDE UN GROSSO ORSO CHE INCURIOSITO LO FISSO’…L’ORSO NON AVEVA MAI VISTO UN ORSETTO COSI STRANO…SI PRESENTO’ A TEDDINO DICENDO DI CHIAMARSI LUIGINO. TEDDINO RACCONTO’ TUTTO AL SUO NUOVO AMICO,LUI COMPRENSIVO LO INVITO’ NELLA SUA CASA,TEDDINO LO SEGUI’ E COSI FINI PER ABITARE LI…VISSE PER MESI CON IL GROSSO ORSO,LA SUA CASA ERA CARINA MA A TEDDINO MANCAVA TANTO LA SUA CARA PICCINA…UN BEL GIORNO MENTRE CON LUIGINO I PESCI PESCAVA TEDDINO SENTI’ UNA VOCE CHE IL SUO NOME CHIAMAVA…CORSE IN FRETTA IN QUELLA DIREZIONE E VIDE LEI…LA SUA AMICHETTA CHE CORREVA DA LUI IN FRETTA!PIANGENDO PRESE IN BRACCIO IL SUO CARO TEDDINO E DA QUEL GIORNO PER SEMPRE GLI RIMASE VICINO…OGNI TANTO LO PORTA NEL BOSCO DA SUO AMICO LUIGINO MA POI RIPORTA A CASA IL SUO AMATO TEDDINO.


FINE.

SERPENTE SELENTE















SERPENTE SELENTE



In mezzo ad una giungla molto lontano viveva un serpente veramente strano,il suo piu’ grande sogno era diventare amico di un essere umano. Era un serpente veramente buono,era amico di tutti gli animali ma quelli che amava di piu’ erano gli esseri umani. Il nome del serpente era Selente,soltanto gli umani aveva in mente. Andava spesso vicino ad un villaggio e di nascosto osservava i bambini,oh com’erano carini. Selente gli guardava per ore e imparava a memoria il loro nome. Piangeva spesso il nostro povero Selente,sapeva bene di essere odiato dalla gente…Oh quanto era invidioso quando vedeva i bambini giocare con i loro cagnolini. Un giorno mentre mangiava i fiori Selente senti dei rumori, striscio’ in fretta in quella direzione e vide un gruppo di persone, quelli erano dei turisti ma Selente non gli aveva mai visti…avevano il colore della pelle diverso dai altri esseri umani,oh quanto erano strani! Selente incuriosito si infilo’ dentro uno zaino e un turista non vedendolo lo chiuse li e Selente intrappolato in citta’ fu’ portato! Selente sconvolto si ritrovo’ in una cucina piena di gente,terrorizzato striscio’ piano sotto ad un divano. Rimase li per ore osservando tutte quelle persone,non capiva piu’ niente e poi si addormento’ povero Selente…Il giorno dopo usci fuori e vide il giardino,al confronto con la sua giungla sembrava cosi piccino…Selente si nascose dietro ad un cespuglio di rose,spaventato non capiva che nella giungla non era piu’ mica. All’improvviso vide una bambina,lei entro’ in casa e Selente la segui voleva conoscerla quella piccina. Lei arrivo’ nella sua cameretta e sali sul suo lettino in fretta, Selente la guardo’ e poi prese il coraggio e in ginocchio alla bimba salto’. Lei lo guardo’ terrorizzata ma poi lo abbraccio’ e forte lo bacio’, Selente non riusciva a crederci veramente, mai nessuno non aveva ne anche sfiorato il suo musetto rattristato. Era cosi felice, finalmente il serpente aveva trovato chi lo voleva veramente. Cosi passarono settimane, Selente e la bambina stavano insieme continuamente. Alice,cosi si chiamava,si vanto’ alla sua vicina di avere un serpente e decise di mostrarlo per dimostrarle che non mente, Selente e’ piaciuto cosi tanto alla ragazzina che il giorno dopo la piccina rubo’ Selente,voleva avere tutto per se quel serpente. Alice era disperata, pensava che Selente l’aveva abbandonata…Non sapeva poverina che a portarlo via era stata la vicina! Eh si la furbetta lo aveva rubato in fretta, abitava di fronte alla casa di Alice e nascose Selente in una gabbietta con dentro la sabbietta. Lo nascose in cantina e li lo lascio’ la cattiva bambina. Poi un giorno Selente scappo’ e in giardino si ritrovo’,vide dall’altra parte della strada Alice la sua amica adorata. Striscio’ in fretta per raggiungere la sua amichetta…ma quando le era quasi vicino arrivo l’altra bambina dal giardino e con il piede schiaccio il poverino…Alice vide cosa aveva fatto la sua amica,piangendo prese in braccio Selente ma lui era quasi morto povero serpente! Lo porto’ in fretta nella sua cameretta,lo curo’ con tanto amore e Selente stranamente sopravisse,aveva perso la coda ma quel che importava era che Alice ancora tanto lo amava…I due rimasero’ amici per sempre. Vedete bambini, a volte la natura mente. Non e’ sempre il serpente che cerca di spaventare la gente…






FINE

DIAVOLETTO DEVILETTO


















Nel lontano inferno sotto terra, nella sua focosa caverna viveva un piccolo diavoletto,di nome faceva Deviletto.Viveva con il suo cattivissimo papa’ e altre tanto cattiva mamma. Il piu’ grande sogno di Deviletto era diventare un angioletto. Proprio in questi giorni sulla terra era Natale e il povero Deviletto sotto terra non voleva piu’ stare. Desiderava come i fiocchi di neve su nel cielo volare e ai bambini tanti bei regali portare,ma non poteva,benissimo sapeva che il suo papa’ non voleva,infatti povero Deviletto fingeva d’avanti ai genitori di essere un cattivo diavoletto,ma nel suo piccolo cuore sperava che prima o poi in un angelo azzurro si trasformava,quando i genitori andavano a dormire nelle calde fiamme, lui di nascosto saliva sulla terra e faceva finta di essere un vero angelo di natale e sopra gli alberi pieni di neve cominciava a saltare…ma proprio non riusciva come loro a volare,povero diavoletto tante volte si fece anche del male,ma non si arrendeva,era convinto che poteva .Una notte mentre da un albero all’altro saltava di la un bellissimo angelo bianco passava,vide un essere tutto rosso e strano attaccato ad un grosso ramo…solo dopo un po’ capi’ che quello era un diavoletto e in fretta fuggi’. Deviletto pianse per ore,decise che non sarebbe mai piu’ ritornato dai cattivi genitori,avrebbe fatto di tutto per far credere agli angeli e alle persone che anche i diavoletti sanno essere bravi e buoni!Rimase nel bosco immerso nella neve e il suo povero corpicino rosso divento’ viola,poi per caso passo’ di la una persona,era una bimbetta e noto’ nella neve quella strana cosetta,si avvicino’ e spaventata strillo’!poi noto’ che il brutto esserino era soltanto un piccino,lui piangendo comincio’ a tremare poverino,la bimba prese in braccio Deviletto e lo mise dentro lo zainetto. In fretta nella sua cameretta lo porto’ e davanti al fuoco lo poso’. Deviletto che ormai di ghiaccio era diventato un cubetto si scaldo’ e di nuovo tutto rosso ad essere ritorno’.Mangiando una calda minestra racconto alla bimba,Lucrezia,cosa ci faceva tutto solo nella foresta. La ragazzina rattristita abbraccio’ il piccoletto e poi lo porto’ a dormire nel suo caldo letto,poi mentre lui dormiva lei scrisse una lunga lettera a babbo natale,chiedendoli per favore se al caro Deviletto poteva due belle ali attaccare,poi mise la lettera sotto al camino e si mise a dormire con il suo caro diavolino.Il mattino dopo Deviletto si alzo’ e attaccate alla sua rossa schiena due grandi ali azzurre trovo’!com’era felice il piccoletto!ando’ subito a lanciarsi giu’ dal tetto!volo’ felice tutto il giorno per il mondo ma aveva ancora un grande sogno,desiderava portare tanti regalini a tutti i bambini,e visto che quella notte era la notte di Natale Deviletto non riusciva proprio a casa restare,saluto’ la sua amica Lucrezia e volo’ verso il polo nord,doveva raggiungere babbo natale!solo lui lo poteva aiutare!aveva bisogno di tanti regali cosi finalmente avrebbe reso felice un sacco di gente!arrivato a polo nord saluto’ babbo natale ringraziandolo per le ali, poi gli racconto’ del suo grande progetto e babbo natale fece come voleva il suo piccolo e rosso amichetto. Deviletto felice lo bacio’ e con un enorme sacco pieno di giocattoli su nel cielo volo’,quella magica notte di Natale su nel cielo l’ombra di Deviletto si poteva notare,finalmente il nostro caro diavoletto era diventato di tutti l’amichetto!ora angeli e i bambini gli erano sempre vicini!



FINE.

FATINA STELLINA










LA FATINA STELLINA

Un giorno il papa’ di una bambina le regalo’ una bellissima casettina. Era una casettina piccolina,fatta di legno,oh ci andava matta la ragazzina. La nostra protagonista di nome faceva Melissa. Giocava con la sua casetta tutti i giorni,ci mise dentro dei piccoli mobili e delle piccole bamboline molto carine. Insomma sembrava una vera casa e Melissa la adorava. Ma quel che la bambina ignorava era che nella casetta di legno una fatina abitava. Era una fatina molto bella,di nome faceva Stella. Un po’ di tempo fa viveva in una foresta,dentro un albero che un giorno un umano taglio’ e in citta porto’.Stella segui il suo albero amato che a pezzetti fu’ tagliato e al marcato mandato. Li da un signore fu’ comprato che in pochi giorni l’albero in casetta di legno ha trasformato. Ovviamente quella casetta a Melissa ha poi regalato. La povera fatina si sentiva un po’ sola nella nuova casetta,di Melissa desiderava diventare amichetta. Ma piccola com’era aveva paura che Melissa la schiacciava e poi fuori dalla casetta la buttava. Quindi si nascondeva sotto al piccolo lettino e osservava la ragazzina mentre con le bambole giocava,poi di notte mangiava quello che Melissa nella casetta alle bambole portava,certe volte era il pane o qualche pezzo di salame. Un giorno Melissa noto’ che il cibo sempre meno divento’. Sospetto’ che erano i topi che di notte andavano nella casetta e rubavano il cibo in fretta. Decise di preparare una trappola,lascio’ nella casetta di torta una grossa fetta,poi fece finta di andare a dormire invece rimase nascosta ad aspettare,presto i ladri dovrebbero arrivare. Dopo un’ora di attese senti un rumore,si avvicino’ alla casetta e allora dalla piccola finestrella vide una piccola creatura,oh com’era bella. Melissa stupita per ore la guardo’,Stella proprio non immaginava che la ragazza da ore la fissava. Dopo aver mangiato un bel po’ di torta ballo’ e canto’ fingendo che le bambole erano delle vere fatine e che tra loro erano diventate grandi amiche. Melissa decise di non spaventare la fatina,non voleva far scappare la piccina. Ando’ a dormire e quella notte sogno’ che insieme a lei nel bosco volo’. Il giorno dopo cuci un vestitino,era tutto verde e alla fatina dovrebbe stare carino. Dopo nella casetta lo lascio’ e poi di notte la fatina spio. Quando Stella vide il vestitino penso che era veramente carino. Subito lo provo’ e sorridendo si specchio’. Le stava veramente bene,l’unico difetto era che la fatina delle piccole ali aveva e il vestitino troppo le stringeva. Tolse il vestitino e triste si mise nel suo lettino. Il giorno dopo melissa lo modifico’,poi lo poso’ in fretta nella casetta e aspetto’. La fatina lo noto’ e subito lo provo’. Le stava perfettamente,tutto il giorno felice ballo’ e poi per la stanchezza crollo’. Si risveglio’ in piena notte e dalla finestrella guardo’ e in quel momento la bambina noto’. Melissa la saluto’ ma stella spaventata sotto al letto scappo’. La ragazza parlo’ alla fatina dicendole che non doveva aver paura di una bambina. Stella allora la guardo’ e sul braccio di Melissa volo’. Le due parlarono’ per tutta la notte. Da quel giorno diventarono grandi amiche e vissero’ insieme senza ne anche una lite. La bambina e la fatina. La favola trionfo’ nella piccola cittadina…




FINE

lunedì 6 luglio 2009

NANO PIGNA












NELLE MONTAGNE IN UNA GROTTA VIVEVA UN NANO CHE NON AVEVA MAI VISTO UN ESSERE UMANO … AVEVA CENTOCINQUANTA ANNI DI VITA MA NESSUN ALTRO NANO DA ANNI E ANNI NON VEDEVA MICA … INSOMMA QUESTO POVERO NANO ERA TUTTO SOLO E DALLE MONTAGNE NON SI ERA MAI ALLONTANATO … POVERINO ERA UN FIFONE … TREMAVA AL SOLO PENSIERO DI INCONTRARE PERSONE … QUANDO ERA PICCOLO E VIVEVA CON ALTRI NANI AVEVA SENTITO TANTE ORRENDE STORIE SUGLI ESSERI UMANI … MA LUI ERA FELICE CON LA SUA FAMIGLIA CHE PURTROPPO DURANTE UN TERREMOTO SPARI’ E NESSUNO DI LORO SULLE MONTAGNE MAI PIU’ RISALI’… PIGNA,ERA QUELLO IL NOME DEL NANO,CON NESSUN ALTRO NANO DA ALLORA AVEVA PARLATO .POI QUALCHE GIORNO FA DURANTE LA SUA SOLITA PASSEGGIATA AVEVA INCONTRATO UNA FATA,QUELLA LO AVEVA SALUTATO E DI UN BELLISSIMO BOSCO PIENO DI NANI GLI AVEVA RACCONTATO … PIGNA PER GIORNI CI PENSO’ E POI DECISE CHE NON VOLEVA PIU’ VIVERE DA SOLO,DESIDERAVA INCONTRARE ALTRI NANI,SOGNAVA DI GIOCARE E PARLARE PER GIORNI CON LORO!COSI CHIESE ALLA FATA DOVE DOVEVA ANDARE E POI LASCIO’ LA SUA GROTTA E ANDO’ ALLA RICERCA DEI NANI .GIRO’ PER GIORNI,SETTIMANE,MESI … INUTILMENTE ….PIGNA I NANI NON AVEVA VISTO PER NIENTE!FORSE QUELLA FATA ERA UNA BUGIARDA,PENSAVA,SICURAMENTE VOLEVA AVERE LA SUA GROTTA E HA INVENTATO LA STORIA DEI NANI COSI PIGNA SE NE ANDAVA … PENSAVA DI TUTTO IL POVERO NANO MA DALLA SUA GROTTA ERA ORMAI TROPPO LONTANO … GIRANDO PER I BOSCHI,LAGHI E FIUMI PIGNA ARRIVO’ ALLA CITTA’,LA GUARDO’ DALL’ALTO E ALLA SUA VISTA STRILLO’!SI RICORDO’ DI COLPO LE STORIE SENTITE SULLE PERSONE!NARRAVANO CHE ESSI CATTURAVANO I POVERI NANI E POI GLI USAVANO COME LORO SCHIAVI!NO!PIGNA NON SI FIDAVA!LA CITTA’ A TUTTI COSTI L’AVREBBE EVITATA!POI UN GIORNO GIRANDO LI VICINO PIGNA VIDE APPESO ALL’ALBERO UN GROSSO MANIFESTO,SOPORA C’ERA SCRITTO: “CORRETE AL CIRCO MONINI!ABBIAMO OTTO NANI VERI!VENITE TUTTI PRESTO! “ PIGNA NON CI POTEVA CREDERE CHE GLI ESSERI UMANI AVESSERO’ CATTURATO OTTO POVERI NANI!DOVEVA LIBERARLI E SUBITO!POVERI NANI … ERANO SICURAMENTE MALTRATTATI DA QUEI ORRIBILI E CRUDELI ESSERI UMANI!DOPO GIORNI DI RICERCHE PIGNA TROVO’ IL FAMOSO CIRCO,AVEVA VISTO ANCHE I NANI CHE GIOCAVANO E RIDEVANO CON I PERFIDI ESSERI UMANI … COME FACEVANO A FIDARSI DI QUELLI?! SICURAMENTE ERANO DIVENTATI MATTI POVERELLI … “DEVO SARVARLI! “ STRILLO’ “NELLE MONTAGNE CON ME GLI PORTERO’!” PIGNA ASPETTO’ CHE ARRIVASSE LA NOTTE E POI DI NASCOSTO ENTRO’ NELLA CASETTA DOVE IL GRUPPO DI NANI FACEVANO UNA GRANDE FESTA .QUANDO VIDERO PIGNA RISERO’ FELICI E DIVENTARONO SUBITO GRANDI AMICI!GLI SPIEGARONO CHE LE PERSONE ERANO BRAVE E GLI TRATTAVANO BENE … DA LORO ERANO AMATI E RISPETTATI E DAI BAMBINI ERANO ADORATI!ALLA FINE PIGNA RIMASE A LAVORARE AL CIRCO CON I SUOI NUOVI AMICI E LI VISSERO CONTENTI E FELICI!


FINE.

IL FOLLETTO SOLE





IL FOLLETTO SOLE.

Dalla parte piu’ nascosta di un grande bosco, sopra un enorme albero ,dentro una piccola casettina fatta di guscio di nocciole, viveva un folletto di nome Sole. Sole era un bellissimo follettino ma guai a chi se lo ritrovava nel proprio giardino! Era particolarmente dispettoso… Attualmente era ossessionato da una famiglia di cinque persone che avevano deciso di costruire la loro casa li dove il folletto abitava, poverino…e’ toccato proprio a lui che gli esseri umani detestava avere vicino! L’unica persona che stranamente Sole sopportava era una ragazzina di nome Violetta che nella casa tanto odiata da lui insieme ai genitori abitava. Violetta era bellissima e Sole per ore e ore la spiava e mentre lei dolcemente cantava lui in silenzio ascoltava. Si era innamorato di lei il piccino, alla sua vista gli batteva forte forte il cuoricino. Sole non sapeva piu’ cosa pensare, mai prima di allora gli era capitato di amare…L’unico sentimento che conosceva era la rabbia ,altro fare non sapeva… Ma ora era cambiato tutto totalmente! Soltanto Violetta aveva in mente. Poverino non dormiva piu’ e non mangiava, con altri folletti non giocava, pensava continuamente come fare per farsi dalla sua amata notare. Pero’ aveva paura poverino,sapeva bene che per lei era troppo piccolino… era terrorizzato al solo pensiero che Violetta non potrebbe amarlo mai d’avvero. Quindi continuava a seguirla di nascosto e di notte sognava che alto diventava,Violetta di lui pazzamente si innamorava e tanti baci gli dava,poi si sposavano di fretta e costruivano la loro casetta… era tanto felice ma poi si risvegliava nel suo lettino e piangeva povero piccino. Un bel giorno Sole guardo’ fuori dalla sua finestrella e vide la sua Violetta, quel giorno era ancor piu’ bella… Per vederla meglio si allungo’ e lei noto’ un esserino strano che usciva fuori da una minuscola casetta sul grosso ramo, quando capi che si trattava di un folletto lo saluto’ con un bacetto…Sole non riusciva a crederci veramente, strofino’ i suoi occhietti verdi per vedere se la vista non lo ingannava…per bacco!la sua Violetta un bacio gli mandava!Mentre con la manina felice la salutava , si agito’ un po’ troppo e casco’ di sotto! Per fortuna di la un grosso pipistrello passo’ e dalla caduta lo salvo’. Ma il pipistrello non si accorse che nelle sue ali si era incastrato il poveretto e se lo porto lontano sul grosso tetto. Quando il pipistrello lo vide si spavento e fuggi’ in fretta, pensava che si trattava di una feroce zecca. Povero sole era rimasto intrappolato! E ora dalla sua amata Violatta come sarebbe tornato! Era rimasto sul tetto per due giorni,pensava ormai che non sarebbe mai piu’ ritornato nella sua bella casetta…e proprio quando pensava al peggio dalla finestra entrò una farfallina, era la sua amica Llillina! Lo cercava da quando era sparito,anche se era un po’ dispettoso in fondo era il suo migliore amico…Lui sulle ali le salto’ e insieme a lei nella sua casetta sul albero rirorno’. Dopo qualche ora Sole vide arrivare una persona,era lei! Violetta! Lo chiamava! Allora lo pensava! Scese dal albero in fretta e salto’ sulle ginocchia di Violetta. Parlarono per tutto il giorno,folletto le confessò che la amava e soltanto a lei pensava. Lei gli diede un bacetto e lui divento’ tutto rosso,era emozionato il piccoletto. Quel che non sapete cari bambini e’ che Violetta era una fatina,di giorno diventava una bambina ma di notte si trasformava,le crescevano le ali e una bellissima fata diventava. Anche lei era piccolina e si innamoro’ all’istante di Sole la fatina. Presto ci fu’ una grande festa,i due si sposarono’ e per una notte il giardino era diventato il raduno di fate e folletti,ora erano tutti famigliari stretti! Sole e Violetta vissero’ felici e contenti nella loro casetta e presto arrivo’ anche la loro figlioletta fato-folletta!

FINE.

Non smettete mai di sognare...Benvenuti nel magico mondo di Isi!Buona lettura!


A tutti i bambini e i "grandi" ancora piccini...spero di trasportarvi in un mondo pieno di fantasia e meraviglie...Buon viaggio!